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March in Craco Vecchio

March in Craco was a a time of reawakening.  In keeping with the seasonal cycle followed by the inhabitants of Craco Vecchio they tended to the fields and to their spiritual needs.

The Earth:  As the earth re-awakens, life is renewed in the fields.  The warm March sun begins to caress the grain.   In the fields, grain was tended and fertilized, and people began preparing the soil for vegetables and fruit to be planted.

The Church: March 19th—San Giuseppe, was celebrated on this saint day by having large bonfires – the largest one in the piazza.  It was also customary to make “fecazzolë” – flat fried dough pieces – and bring these to the church to be offered to the poor people.

Interestingly, this feast day is also celebrated as Father’s Day in Italy (as it is in Spain and Portugal).  But the day also has other far reaching connections to customs and celebrations throughout the world.

In Sicily, where St. Joseph is regarded by many as their Patron Saint, and many Italian-American communities, thanks are given to St. Joseph for preventing a famine during the Middle Ages. According to legend, there was a severe drought and the people prayed for rain. They promised they would prepare a  large banquet.  The fava bean was the crop which saved the population from starvation, and is a traditional part of St. Joseph’s Day altars and traditions.

In the US, New Orleans, Louisiana, which was a major port of entry for Sicilian immigrants during the late 19th century, the Feast of St. Joseph is a city-wide event. Both public and private St. Joseph’s altars are traditionally built. There are also parades in honor of St. Joseph and the Italian population of New Orleans, which are similar to the many marching clubs and truck parades of Mardi Gras.  In the Mid-Atlantic regions, St Joseph’s Day is traditionally associated with the return of anadromous fish, such as eels and striped bass, to their natal rivers, like the Delaware.  St Joseph’s Day is also celebrated in other American communities with high proportions of Italians such as New York City; Buffalo, NY; Chicago, IL; Kansas City, MO; Gloucester, MA; and Rhode Island.  St. Joseph’s Day is also the day when the swallows are traditionally believed to return to Mission San Juan Capistrano after having flown south for the winter.

A common element to these events is St. Joseph’s Bread (Pane di San Giuseppe).  But it takes many forms from the fried “fecazzolë” of Craco or zeppole of Sicily to baked breads that are elaborately shaped and sculpted to represent crosses, staffs, wheat sheaves, braids or images of St. Joseph.

Historic Dates in Craco

  • 4 March 1799 – a large demonstration organized by the radicals under Tommaso Antonio Miadonna and his cousin, the priest Francesco Miadonna ended in a blood bath; many people were hurt or killed. The peasants killed the doctors Nicola Antonio Rigirone and Vincenzo Nardandrea, Don Alessandro Orsone, Nicola Maria Carbone and Antonio Quaranta.
  • 27 March 1808 – sixteen year old Tommaso Pascariello was murdered.

Marzo a Craco Vecchio

Marzo a Craco Vecchio era un periodo di risveglio. I suoi abitanti seguivano il ciclo stagionale, e quindi seguivano il ritmo dei campi ed i bisogni spirituali.

La Terra: proprio grazie al risveglio della terra, la vita torna ad apparire nei campi. Il caldo sole di Marzo comincia ad accarezzare le spighe di grano. Nei campi le sementi venivano preparate, mentre i contadini cominciavano a preparare la terra e a fertilizzarla per poi piantare vegetali.

La Chiesa: il 19 di Marzo—giorno di San Giuseppe — veniva celebrato con diversi grandi falò, di cui il più grande era situato nella piazza principale del paese. Si usava anche cucinare le “fecazzolë” – frittelle piatte a base di pezzi di pasta fritta – e portarle poi in chiesa per essere donate ai poveri.

E’ curioso notare come questo giorno di festa fosse celebrato anche sotto il nome di “giorno del padre” (come avviene anche in Spagna ed in Portogallo). La celebrazione di questa giornata è connessa anche con altri usi, costumi e festività in altre parti del mondo.

In Sicilia, dove San Giuseppe è considerato da molti ed anche da molte comunità italiane come il proprio santo patrono, gli venivano offerti dei ringraziamenti ufficiali per la protezione da lui concessa durante il medio-evo. Secondo la leggenda infatti, ci fu una pesante siccità e le genti di questa regione lo pregarono affichè arrivasse la pioggia. A questo scopo, gli promisero che avrebbero celebrato una festa in suo onore. La pioggia infine arrivò, e tutti i siciliani prepararono un ampio banchetto. Il fagiolo della fava fu quindi il cereale che salvò la popolazione locale dalla carestia, ed è tutt’ora parte fondamentale dell’altare e delle tradizioni legate a San Giuseppe.

Negli Stati Uniti, esattamente a New Orleans, stato della Lousiana, porto di grande importanza vista la quantità d’immigrati siciliani che lì arrivavano durante il diciannovesimo secolo, la festa di San Giuseppe è una celebrazione cittadina. Entrambi gli altari pubblici e privati di San Giuseppe sono costruiti in maniera tradizionale.

Vengono organizzate anche parate in onore di San Giuseppe dalla popolazione italiana di New Orleans, manifestazione simili a quelle del Mardi Gras, con carri in festa e con le bande delle varie organizzazioni della città che suonano in marcia.

Nelle regioni invece sull’Atlantico, come per esempio in Delaware, il giorno di San Giuseppe è tradizionalmente associato al ritorno del maschio di diverse specie di pesci al proprio fiume natale, come l’anguilla e la spigola. Il giorno di San Giuseppe viene celebrato anche da numerose altre comunità cittadine dove la proporzione di italo-americani è alta: stiamo parlando di New York City, di Buffalo, di Chicago, di Kansas City in Montana, di Loucester nello stato del Massachussets e a Rhode Island. Il giorno di San Giuseppe è anche il giorno in cui si crede gli uccelli migratori ritornino al paese di Mission San Juan Capistrano dopo aver volato a sud per l’inverno.

Un elemento comune di tutte le celebrazioni attuate in onore di San Giuseppe è il pane di San Giuseppe. Ci vogliono però diversi pezzi di “fecazzolë” di Craco o di zeppole siciliane per ricavarne questo tipo di pane: ha infatti una forma molto particolare ed elaborata, può rappresentare croci, covoni di frumento, oggetti agricoli, treccie o l’immagine stessa di San Giuseppe.

Le date storiche di Craco

  • 4 marzo 1799 – La grande dimostrazione organizzata dai radicali politici sotto la gestione di Tommaso Antonio Miadonna e di suo cugino, il prete Francesco Miadonna, termina in un bagno di sangue. Molti tra i cittadini locali vengono trucidati o rimangono feriti. I braccianti ammazzano i dottori Nicola Antonio Rigirone e Vincenzo Nardandrea, Don Alessandro Orsone, Nicola Maria Carbone e Antonio Quaranta.
  • 27 marzo 1808 – il sedicenne Tommaso Pascariello viene assassinato.
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