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Category: Life in Craco

December/Dicembre 2022 Newsletter~Italian

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October/Ottobre 2022 Newsletter~Italian

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September/Settembre 2022 Newsletter ~ Italian

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September/Settembre 2022 Newsletter~English

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August/Agosto 2022 Newsletter – Italian

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July/Luglio 2022 Newsletter – Italian

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June/Giugno 2022 Newsletter – Italian

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June/Giugno 2022 Newsletter – English

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June in Craco Vecchio

June was a busy month in Craco Vecchio. The population, moving to the rhythm of the seasons needed to address a significant agricultural milestone and also had to deal with the celebration of a church event.

In the fields there was much hard work that had to be done because the grain harvest was ready. Using only hand tools and with only the aid of a donkey or mule everyone contributed. This timeless process was repeated for hundreds of years. Scenes from the late 1960’s of part of the harvesting process can be seen in the Society’s DVD Craco: Visits through Time. Starting with the cutting down of the sheaves of the wheat they were then tied in bundles. The bundles then were gathered and transported to a location where it would be set aside to be threshed in July.

The land also provided a reward that could be consumed in June.  The first figs called “Fioroni or culummë” ripened and ready to be picked. The fig tree has 2 crops; the first (fiorini) are bigger and not as sweet and flavorful as the later ripening figs. Also, their skin tends to be tougher and thicker than those that come out later in the season. Theses are not as juicy or syrupy as the settembrini (autumn figs) that come out in the second crop later in the year.

At mid-month, on June 13 the Church and the townspeople celebrated the feast of St. Anthony. The children were dressed in a monk’s cloak as a devotion to St. Anthony.  Small loaves of bread, “St. Anthony’s Bread,” were baked and taken to the church to have them blessed, then they were given away to the poor.

Saint Anthony of Padua was born in Portugal and became a follower of St. Francis of Assisi spending his ministry in Italy.  He performed several miracles involving children and was involved in an apparition with the infant Jesus. He died on June 13, 1231. Tradition holds on the day of his death the children in the streets of the city of Padua were crying: “The saint is dead, Anthony is dead.” He was canonized within a year of his death. The city of Padua began building a large cathedral to honor him and in 1263, a child drowned near the construction site. The child’s mother  besought St. Anthony and promised that if her child were restored to life, she would give to the poor an amount of wheat equal to the weight of her child. Of course the child was saved, and her promise was kept creating the custom of “St. Anthony’s Bread.” There is the widespread tradition of placing children under his protection right from birth. From this custom followed the tradition of dressing children in a little Franciscan habit to thank the Saint for his protection and to make it known to others.

Historic Dates in Craco

  • 4 June 1792 – The body of San Vincenzo, arrived in Craco and placed in the chapel of the Madonna della Stella on the following day it was brought in a solemn procession to Craco.
  • 10 June 1810—Dr. Giovanni Eligio Rigirone, about 28 years old, was killed in a building on Vico Santa Barbara. Antonio Chiarito, was arrested and after a trial convicted of the crime.
  • 25 June 1862—Custom guards Domenico Salsano, (native of Afragola) and Gaetano Solomone (of Noja, today Naples) were killed in the countryside near Craco by brigands. On the same day, a Rigirone, who was a National Guard soldier in Craco “had his head cut off by means of a knife” by a brigand group.

Giugno a Craco Vecchio

A Craco Vecchio la popolazione, che da sempre soleva seguire il ritmo delle stagioni, doveva tener presente in giugno di una mole lavorativa particolarmente pesante dal punto di vista agricolo, alla quale si aggiungevano le celebrazioni ecclesiastiche dello stesso periodo.

Nei campi infatti molto era il lavoro richiesto, comportato principalmente dalla raccolta del grano: poiché questo veniva infatti tagliato e raccolto con utensili e a mano, solo con l’aiuto ulteriore di agili asinelli o muli, tutti i popolani venivano chiamati a partecipare. Questo processo senza tempo si ripeteva da centinaia di anni seguendo le stesse modalità. Alcune immagini della scena del raccolto, risalenti alla seconda metà degli anni sessanta del secolo scorso, sono visibili dal DVD Societario di “Craco: visite attraverso il tempo”.

Tutto aveva inizio con la divisione del grano dalla paglia, la quale veniva poi raccolta in covoni. Questi covoni, o balle di paglia, venivano conservati in un luogo asciutto dove sarebbe rimasti fino a Luglio, mese in cui sarebbero poi stati sciolti e la cui paglia usata.

La terra dava vita a frutti di cui giugno era il mese di maturazione e consumazione. I primi fichi, che venivano chiamati “Fioroni” o “Columme”, maturavano ed erano pronti per essere colti proprio in questo periodo. La pianta di fico produce due tipi di frutto: il primo, chiamato “fiorino”, è più grande ma meno succoso e dolce rispetto al secondo più tardivo. In più, la buccia del fiorino è più spessa e rigida rispetto alle altre. Il secondo frutto di fico è il “settembrino”, che come lascia intendere il suo nome è un fico autunnale, più dolciastro e sciropposo.

A metà del mese, esattamente durante la giornata del giorno 13, i popolani e la chiesa celebravano la festa di Sant’Antonio. I bambini venivano vestiti con tuniche da monaco, proprio come segno di devozione e sottomissione verso il santo. Piccole pagnotte, rinomate sotto il nome di “pane di Sant’Antonio”, venivano cotte al forno per poi esser trasportate in chiesa, benedette e poi distribuite ai più poveri.

Sant’Antonio di Padova nacque in Portogallo ma divenne un seguace di San Francesco d’Assisi durante il suo periodo di catechesi in Italia. Diversi furono i miracoli che eseguì, in particolar modo su bambini, alcuni anche attribuiti al bambin Gesù. Morì il giorno 13 Giugno dell’anno 1231. Secondo la tradizione, che prese poi piede in seguito alla sua deposizione, in quella giornata i bambini nella città di Padova piangevano correndo nelle strade e lamentando la morte inaspettata del santo, urlando: “il santo è morto, Antonio è morto!”. L’anno successivo alla sua morte Antonio fu santificato.

La città di Padova cominciò quindi ad edificare un’enorme cattedrale in suo onore e nel 1263 si dice che un bambino annegò vicino allo stabile in costruzione. Secondo la leggenda. la madre del fanciullo pregò quindi Sant’Antonio e gli promise che, nel caso in cui suo figlio fosse fatto resuscitare dalla morte, lei avrebbe donato ai poveri una quantità di grano il cui peso sarebbe stato uguale al peso fisico del proprio figlio. Ovviamente il figliolo fu riportato in vita e la madre mantenne la promessa, iniziando il costume che ancor’oggi si ripete del “pane di Sant’Antonio”.

Tutt’ora sussite la tradizione di voler richiedere al santo la protezione dei propri bambini subito dopo la loro nascita. Da ciò ebbe inizio anche la tradizione di vestire i bambini in abiti francescani, finalizzata a ringraziare il santo della sua protezione e per renderlo noto a chi non lo conoscesse.

Le date storiche di Craco

  • 4 giugno 1792 – la reliquia del corpo di San Vincenzo arriva a Craco prima di esser posizionata all’interno della cappella della Madonna della Stella. Verrà trasportata tramite una processione solenne attraverso il paese di Craco il giorno successivo.
  • 10 giugno 1810 — il dottor Giovanni Eligio Rigirone, di appena 28 anni, viene assassinato su Vico Santa Barbara. Antonio Chiarito verrà accusato del delitto e, dopo un breve processo, condannato.
  • 25 giugno 1862— I guardiani Domenico Salsano, (nativo di Afragola) e Gaetano Solomone (di Noja, oggi Napoli) vengono massacrati dai briganti nelle campagne vicino a Craco. Durante lo stesso giorno, a Rigirone, un soldato della guardia nazionale di Craco, verrà mozzata la testa con un coltello da un gruppo di briganti.

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May in Craco Vecchio

The month of May was a very significant month and active time in Craco Vecchio.

Following the church calendar, and centuries of tradition, on the first weekend in May they celebrated San Nicola and the Madonna della Stella, starting with a “processione” for San Nicola on the Saturday. On Sunday, the entire day is dedicated to celebrating Madonna della Stella, starting with a mass in the morning followed by a procession throughout the town.

To receive special favours from the Madonna, people would decorate a “cirio” (a wooden framed structure) with candles.  The cirio would be carried by a devotee along with the procession until it reached their home.  A small alter was prepared at the house, and prayers were said, thus completing their act of devotion.

In the afternoon, everyone gathered by the Madonna della Stella church for potato sac races, horse races, and bicycle races. In the evening, people gathered and ate fave, lupini, and ceci.  In the late 50s and 60s some amusement park rides were added for kids.  The day’s festivities always ended with a display of fireworks.

For all Festas, a committee was formed consisting of 5-10 people and overseen by the priest.  Their role was to raise funds and organize the entire festa.

Throughout the month of May there were daily visits to the church of the Madonna della Stella to celebrate mass or to say the rosary.

In the fields May was also a busy month.  The fave and ceci were picked and left in a large pile to dry.

The people also started preparing for the arrival of hired farm hands that came from as far away as Lecce to assist with the grain harvest.

Historic Dates in Craco

  • 10 May 1807 – Nicola Chiarito and his Briganti gang of about fifteen persons including his brother Antonio, attacked Craco, killing Francesco Antonio Colabella, who had organized the defense of the town. Some people were injured and a couple of houses and barns were burned.
  • 5 May 1808 – Antonio Chiarito, was arrested and, after a brief trial, was shot in Craco.
  • May 1861 there was an attempted murder against Leonardo Antonio Grossi, the mayor of Craco. The brigands Antonio Cotugno, Giuseppe Padovani, Vito and Rocco Francolino were accused of kidnapping and extortion of money against Grossi.
  • 20 May 1886  – the town council made a petition to the government to intervene to stabilize the inhabited area. The main area of concern continued to be along the road of Santa Maria Giampaolo.
  • First and Second Sundays – The feast dedicated to the Madonna della Stella, which has been celebrated since the eighteenth century. Today, because the Crachesi community lives in Craco Vecchio and Craco Peschiera, the festival takes place on two consecutive Sundays in May.
  • 1999 – reprint of the book, Note Storiche sul Comune di Craco, the history of the town is issued in Italian.

Maggio a Craco Vecchio

Maggio è da sempre stato un mese particolarmente significativo e ricchio d’attività a Craco vecchio.

Secondo il calendario ecclesiastico e secondo secoli di tradizioni, durante il primo finesettimana di maggio venivano festeggiati con una processione San Nicola e la Madonna della Stella.

Mentre la processione per San Nicola si celebrava di sabato, la giornata della domenica era interamente dedicata alla Madonna della Stella: le celebrazioni iniziavano con una messa durante la mattinata, seguita poi da una processione in suo onore attraverso la cittadina.

Gli abitanti solevano decorare un “cirio” (così veniva chiamata un tipo di struttura in legno) con delle candele per ricevere i favori della Madonna. Ogni cirio veniva trasportato durante la processione dal proprio credente, finchè egli non raggiungeva la propria abitazione sempre seguendo la processione. In casa sua veniva quindi innalzato un altarino sul quale i famigliari pregavano, completando in questo modo il loro rito di devozione.

Nel pomeriggio tutti si riunivano nella chiesa della Madonna della Stella per giocare con i sacchi di patate, per fare gare equestri ed in bicicletta. Durante la sera invece la gente soleva riunirsi nuovamente per mangiare fave, lupini e ceci. Al termine della seconda metà degli anni cinquanta e degli anni sessanta del secolo scorso furono aggiunte alle consuete celebrazioni anche delle giostre per i bambini. Il termine delle festività era caratterizzato sempre da scene di fuochi artificiali.

Durante ogni festa veniva eletta una delegazione di circa 5-10 persone, capitanata dal parroco di paese. Il loro ruolo era quello d’ottenere fondi e di organizzare il corso dell’intera festa.

Durante tutto il mese di maggio la chiesa della Madonna della Stella veniva quotidianamente visitata da credenti, i quali partecipavano alle messe o più semplice-mente si trovavano per dire il rosario.

Nei campi maggio era invce un mese molto intenso. Venivano raccolte le fave e i ceci, prima di venire essiccate in largi contenitori appositi.

Gli abitanti iniziavano a prepararsi per l’arrivo dei manovali, contadini che assistevano e lavoravano durante la raccolta del grano e che arrivavano fin da Lecce.

Le date storiche di Craco

  • 10 maggio 1807 – Nicola Chiarito e la sua compagnia di circa quindici briganti, tra cui anche suo fratello Antonio, attaccano Craco. Francesco Antonio Colabella, il quale organizza la difesa del paese, perde la vita durante le rappresaglie. Saranno diversi i feriti ed un paio di abitazioni e fienili verranno incendiati.
  • 5 maggio 1808 – Il brigante Antonio Chiarito viene arrestato e, dopo un breve processo, fucilato a Craco.
  • Maggio 1861 – Viene tentato l’omicidio di Leonardo Antonio Grossi, il sindaco di Craco d’allora. I briganti Antonio Cotugno, Giuseppe Padovani, Vito e Rocco Francolino vengono accusati di sequestro di persona ed estorsione finanziaria ai danni di Grossi.
  • 20 maggio 1886 – il consiglio comunale del paese lancia una petizione al fine di ottenere l’attenzione del governo nazionale e di rendere agibile l’area abitativa di Craco. La zona che desta maggiori preoccupazioni è quella circostante alla strada di Santa Maria Giampaolo.
  • Prima e seconda domenica di maggio – La festa dedicata alla Madonna della Stella viene celebrata sin dal diciottesimo secolo. Poiché la comunità crachese risiede oggi a Craco Peschiera e non più a Craco Vecchio, i festeggiamenti vengono organizzati in due domeniche successive a maggio.
  • Maggio 1999 – viene rilasciata la seconda edizione in italiano di Note Storiche sul Comune di Craco, la celebre storia del paese di Craco.
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