The calendar in Craco Vecchio, driven by the dual agrarian and church demands on life, continued in November.
On November 1st the town celebrated All Saints Day (Tutti i Santi Ognissnati). The main church in the town, San Nicola Vescovo, (known by the residents as the Chiesa Madre) was open all day for people to make offerings to the departed souls. People brought offerings of grain, ceci beans, fave beans, and other legumes to the church where they were be placed into sacks. The priest would then sell them to raise funds for the church.
The following day, on November 2 the priest celebrated a Mass for all the departed souls. The townspeople visited the cemetery to honor the departed souls of relatives, bringing a “cerrotto” (candle) to the graves.
With attention to the spiritual part of their lives satisfied the workers returned to the surrounding fields to continue their pattern. They started the planting of grain.
This rotation, of planting legumes and then grain, served to make the harvest more productive. With centuries of cultivation they may have observed that harvest of grain sown into the fields that had previous had legumes grown would be productive. Legumes, a nitrogen fixing plant, added nutrients to the soil making a better environment for the wheat that followed it. This constant use of the fields must have also added to the stabilization of the soil on the steep slopes. The plant roots most likely served to hold the to soil in place.
This was all hand work with only the assistance of donkeys or mules to assist in the tilling and harvesting. Mechanization did not become available until after WWII due to the unique sloping geography around Craco.
Today in Italy the month of November opens with a national holiday, All Saints Day. Besides the religious celebration the day is used to visit cemeteries and the graves of loved ones.
Although the celebration of Halloween, the night before All Saints Day, is not traditional in Italy there are many now who use the night before the national holiday to gather for a harvest feast that includes the new unfermented wine (known as Ribolla or Novello). The first week of the month also opens the opera season and many towns, especially in northern and central Italy, sponsor truffle and chestnut fairs.
On November 2nd, All Souls Day, many homes set empty places at the dinner table and leave the door open for the souls of the deceased. The meal is finished up by indulging in the sweet cookie known as “Ossi di Morto” or “Bones of the Dead.”
Novembre a Craco Vecchio
Il classico calendario vitalizio crachese, guidato da entrambi i bisogni di vita agraria ed ecclesiastica, proseguiva ovviamente anche durante il mese di novembre.
Il primo di novembre la città era solita celebrare la festa d’ognissanti. La chiesa principale, quella di San Nicola Vescovo e conosciuta da tutti gli abitanti sotto il nome di Chiesa Madre, era aperta tutto il giorno per coloro che intendevano fare offerte per le anime dei loro cari defunti. I residenti portavano con sé in chiesa offerte di grano, ceci, fave ed altri legumi che venivano poi depositati in un secondo momento all’interno di sacchi: questi venivano poi venduti dal prete per ottenere fondi da destinare alla chiesa stessa.
Il giorno seguente, 2 di novembre, il parroco celebrava la messa per le anime dei defunti: i paesani solevano visitare il cimitero per onorare i loro cari deceduti e lasciavano a questo scopo una candela sulle tombe, chiamata anche “cerrotto”.
Facendo attenzione alla soddisfazione della vita spirituale di ognuno, i contadini ritornavano ai loro campi per riprendere il consueto ciclo lavorativo: questo era infatti l’inizio della stagione della semina del grano.
Intervallare la semina di legumi con quella del grano serviva per rendere il raccolto più produttivo. In seguito a secoli di coltivazioni era infatti stato osservato che erano più abbondanti i raccolti di grano nei campi dove antecedentemente erano cresciute piante di legumi. I legumi sono cereali caratterizzati da una propria produzione di nitrogeno e quindi hanno la caratteristica di aggiungere elementi nutrienti al terreno, rendendo più fertile l’ambiente circostante dove sarebbe poi stato fatto crescere il grano. Si pensa anche che lo sfruttamento constante dei campi abbia comportato infatti una stabilizzazione del terreno delle ripide colline che circondano Craco.
Le radici delle piante servivano molto probabilmente per trattenere il terreno stesso.
A suo tempo, ogni tipo di lavoro veniva condotto a mano, con la sola assistenza di asini e muli per la lavorazione e gestione del raccolto. Il processo di meccanizzazione non acquisì popolarità a Craco prima del termine della seconda guerra mondiale, per lo più a causa della presenza di un territorio particolarmente collinare e poco comune.
Oggi in Italia il mese di novembre si apre con la giornata di vacanza nazionale, rinomata sotto il nome di giorno d’ognissanti come già anticipato. Oltre alle celebrazioni religiose, durante questa giornata è tradizione visitare i cimiteri e le tombe dei propri cari. Nonostante la festa di Halloween, la notte del 31 ottobre, non sia una celebrazione tradizionalmente italiana, molti oggi giorno si radunano e sono soliti bere vino non fermentato (conosciuto come Ribolla o Novello). Durante la prima settimana del mese ha inizio la stagione teatrale dell’opera, mentre in molte città del nord e centro italia vengono organizzate numerose sagre del tartufo e della castagna.
Il 2 di novembre, il giorno d’ognissanti appunto, si usa lasciare dei posti liberi durante la cena ed in molte case perfino la porta aperta per facilitare la partecipazione delle anime dei parenti deceduti. Il pasto in questo caso si conclude con la distribuzione di biscotti dolci chiamati “Ossi di Morto”.